La vicenda di Gold Note è una storia di dedizione e di ingegno. E, come tutte le storie di impresa, è un’esperienza plurale: nella magnifica sede adagiata sui colli fiorentini si intrecciano i percorsi di un’ampia comunità di persone che ogni giorno mettono le loro competenze al serivizio del medesimo scopo, il suono italiano.
Ma all’origine di tutto c’è Maurizio Aterini. Siamo alla fine degli anni Settanta del secolo scorso; Maurizio è un bambino di otto anni: una sera suo padre torna a casa con impianto stereo che cambierà per sempre la sua esistenza.
Da quel momento si accende la passione per i sistemi di riproduzione audio. All’inizio è poco più di un interesse condiviso con molti giovani della sua generazione, qualcosa di cui sente il fascino e che lo incuriosisce; ma col tempo l’attrazione cresce e, ormai ragazzo, negli anni Ottanta si iscrive a ingegneria.
Il 1992 è decisivo: Maurizio decide di mettersi in gioco e fonda uno studio di disegno tecnico per conto terzi. Sono gli anni in cui disegna un braccio che ancora oggi viene montato sui giradischi Gold Note con minime modifiche: il B-5, un modello caratterizzato da un’accorta ripartizione dei pesi rispetto all’asse longitudinale, che garantisce una configurazione di perfetto equilibrio.
Commessa dopo commessa, l’azienda conquista una certa notorietà nella comunità internazionale del settore, fino a imporsi come importante boutique dell’ingegnerizzazione sonora. Il modello industriale si dimostra in grado di offrire al mercato creatività, engineering e avviamento alla produzione, garantendo la massima flessibilità al servizio delle necessità delle aziende.
La crescita del gruppo di lavoro corre parallela allo sviluppo aziendale: nei primi anni Duemila tecnici e designer vengono affiancati da altre figure, come quella di Elena Bacciano, la moglie di Maurizio, che entra in azienda come responsabile delle risorse umane, mettendo a valore l’esperienza maturata da dirigente di grandi gruppi internazionali. Nel 2007 Alessio Oronti fa il suo ingresso tra i soci e nei ranghi dirigenziali dell’azienda, con il ruolo di amministratore delegato.
Nel frattempo, una nuova tipologia di interlocutori si profila all’orizzonte: non più soltanto costruttori con specifiche necessità di catalogo, ma anche distributori privi di marchi consolidati, alla ricerca di un nuovo brand. È questo il frangente in cui Maurizio, Elena e Alessio intuiscono che sono mature le condizioni per abbandonare il settore del conto terzi. Nel 2012 nasce così Gold Note.
È l’inizio di una nuova storia: molti di quelli che prima erano clienti sono diventati concorrenti; ma il mercato dà segnali incoraggianti: Family sound e design vengono premiati fin da subito come tratti distintivi del marchio. Oggi, a più di dieci anni da quel momento, l’azienda presidia tutti i principali mercati e tanto tra gli addetti ai lavori quanto tra gli appassionati di audio gode di una reputazione consolidata come garanzia di eccellenza sonora. In un panorama di competizione particolarmente affollata come quella dell’audiofilia, il brand Gold Note è sinonimo di affidabilità, qualità sonica, ricerca costante dell’innovazione e rispetto della tradizione del suono italiano.